IL PEDEMONTANO – MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOP
Le garighe dove, alla centaurea, si mescolano i profumi dolci e intensi dell’elicriso e della santoreggia che evocano il Mediterraneo mitico delle origini.
La fascia pedemontana della Maiella, presente sotto gli 800 metri di quota, è caratterizzata da numerosi aspetti vegetazionali, infatti è possibile rintracciare allo stesso tempo gli ambienti più disparati, dal bosco alle aree rimboschite, dai pascoli alle garighe, dalle zone rupestri a quelle ripariali. La vegetazione dominante in questa fascia di altitudine è costituita dai boschi misti di Roverella. Questa specie essendo adattata ad ambienti aridi e assolati, dà origine ad un bosco abbastanza rado e luminoso, insediato in genere sui versanti meridionali della montagna. Oltretutto in questo piano sono presenti altre specie come il leccio, tipicamente mediterraneo e l’orniello, alberi che prediligono luoghi caldi e assolati ma indifferentemente anche zone più fresche. Quest’ultimo inoltre, insieme al carpino, è specie colonizzatrice dei terreni più degradati e inospitali di questa fascia altitudinale. Grazie alla luminosità e alla struttura rada del bosco, nel sottobosco crescono il caprifoglio, l’asparago, il pungitopo, il ciclamino, il biancospino ed altre piante cespugliose. Nei prati aridi e nelle garighe, sono abbondanti le specie spinose ad aromatiche come il cisto di creta, la santoreggia, il timo, l’elicriso e molte altre. Non mancano gli endemismi, come la specie endemica esclusiva della Majella e simbolo del giardino Botanico Michele Tenore, il fiordaliso della Majella (Centaurea tenoreana).